Ed ecco, era molto buono

7 Gennaio 2024

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Daniele Scarabel

Daniele Scarabel

Pastore

Nella nostra vita diamo molto per scontato. Quanto spesso ci capita di camminare nella natura, sperimentando il mondo che ci circonda senza pensare alla sua maestosità e grandezza? Vediamo il cielo, gli alberi, il mare, le montagne e tutto il resto, senza porci la domanda da dove arriva tutta questa bellezza e grandezza. E, soprattutto, senza chiederci perché Dio ci ama così tanto da metterci tutto questo a nostra disposizione.

È vero, dal nostro punto di vista non c’è mai stato un tempo in cui queste cose non esistevano. È quindi facile per noi darle per scontate. Ma c’è stato un tempo in cui non esistevano. Anzi, c’è stato un tempo in cui non esisteva nulla. Nulla, tranne il Dio che ha creato tutto ciò che vediamo e sperimentiamo. Se dunque vogliamo studiare la Genesi, dobbiamo tener presente che la storia inizia con Dio stesso.

La domanda che sorge è: perché Dio ha scelto di creare tutto ciò? Si annoiava forse? Aveva bisogno di qualcosa con cui tenersi occupato? Cerchiamo insieme una risposta!

Nel principio Dio creò

Nel principio Dio creò i cieli e la terra. (Genesi 1:1)

Con questa breve frase viene descritta l’origine dell’universo. Dal nulla Dio ha portato all’esistenza tutte le cose. Ma perché queste semplici parole sono di così grande importanza? Perché, se arrivi ad accettare quanto descritto qui, diventerà più facile accettare qualsiasi altro insegnamento presente nella Bibbia.

Le parole “nel principio” descrivono una verità strabiliante. Mosè, autore del libro della Genesi, non fornisce spiegazioni sull’origine di Dio perché non c’è nulla da spiegare. Dio non ha avuto inizio, è sempre esistito. Questo punto è importante per comprendere che Dio non dipende da nulla e da nessuno per la sua esistenza.

Essendo unico, divino, eterno e il Sovrano Supremo, trascende tutto il resto. Prima della creazione il tempo non esisteva, ma l’elemento del tempo, che scorre e passa così come lo conosciamo noi oggi, è stato creato nello stesso istante in cui furono creati spazio e materia, dando origine al continuum tempo-spazio-materia che noi chiamiamo universo.

La fisica ci insegna che l’universo è composto da spazio, materia e tempo, elementi essenziali per la sua esistenza. Senza uno di questi elementi, l’universo non potrebbe esistere: se ci fosse spazio e tempo ma mancasse la materia, l’universo sarebbe vuoto e privo di eventi. Se invece fosse presente la materia (che include l’energia, come dimostrato da Einstein) e il tempo, ma mancasse lo spazio, non ci sarebbe movimento, solo una massa inerte. Pertanto, lo spazio è fondamentale. Il tempo è la terza e fondamentale componente, in quanto permette la percezione della materia e dello spazio.

La seconda parola “Dio”, dal termine ebraico “Elohim”, sottolinea la maestà e l’onnipotenza di Dio. Nonostante sia un sostantivo plurale (letteralmente: dèi), viene utilizzato al singolare in questo versetto per suggerire la natura dinamica di Dio, che è allo stesso tempo uno e più di uno: un Dio che si manifesta nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.

Il verbo “creò” si riferisce all’opera unica di Dio e viene esclusivamente utilizzata per descrivere il suo ruolo come creatore. Questo termine implica l’atto di portare all’esistenza qualcosa dal nulla. Mentre l’uomo può “formare” o “modellare”, solo Dio ha il potere di “creare”.

Con il tempo Dio creò “i cieli. Con “i cieli”, Mosè non si riferisce specificamente alle stelle e ai pianeti, ma piuttosto allo spazio in cui essi si trovano. Siccome nella Bibbia non viene utilizzata una parola specifica per esprimere questo concetto di spazio, Mosè utilizzò il termine “cieli” per descrivere l’idea di estensione o di universo.

E Dio creò la “terra. Anche in questo caso, nella Bibbia non c’è una parola che si riferisca alla “materia”, quindi Mosè usò il termine “terra” per descrivere la creazione del successivo componente di base dell’universo che è la materia. Anche se ancora non era stata plasmata o formata, perché, come dice Genesi 1:2, “la terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque”.

Questo primo versetto della Genesi getta le basi per la nostra fede. E passi come il Salmo 19 indicano che, almeno in parte, Dio abbia creato ogni cosa per la sua gloria:

I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. (Salmo 19:1)

Ora sta a noi scegliere se vogliamo credere che per caso delle particelle, che sono sempre esistite, abbiano autonomamente generato un universo complesso e ordinato, per poi evolversi in esseri intelligenti capaci di applicare e sviluppare l’intelligenza. Oppure, se credere che Dio sia stato il creatore dell’universo che, seguendo un piano ben preciso, che realizza secondo la sua volontà e per mezzo della sua potenza, abbia dato vita a tutto ciò che noi conosciamo e sperimentiamo. Riesci a vedere il perfetto piano di Dio in tutto ciò che ha creato?

Dio disse e fu

I versetti che seguono spiegano come Dio abbia modellato le materie prime della creazione formando l’universo che oggi vediamo: “Dio disse: «Sia luce!» E luce fu” (Genesi 1:3). Il primo giorno Dio creò la luce e separò la luce dalle tenebre, chiamando la luce “giorno” e le tenebre “notte”. Il secondo giorno Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesaDio chiamò la distesa «cielo»” (Genesi 1:7-8).

Il terzo giorno Dio raccolse le acque, “chiamò l’asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari»” (Genesi 1:10). La terra produsse vegetazione, erbe e alberi. Il quarto giorno Dio fece il sole, la luna e le stelle “per separare il giorno dalla notte” e affinché siano dei “segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni(Genesi 1:14).

Il quinto giorno apparve la vita nell’acqua e nell’aria: uccelli e animali acquatici, ciascuno “secondo la loro specie” (1:21). Il sesto giorno furono creati tutti gli altri “animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie” (1:24). E, infine, per coronare la sua creazione “Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27). Dio affidò all’uomo il dominio su tutto ciò che aveva creato e gli ordinò di riempire la terra.

A quel punto leggiamo:

Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. (Genesi 1:31)

Il settimo giorno divenne il giorno di riposo per il Creatore e fu previsto come giorno di riposo per l’uomo (Genesi 2:1-2).

Questa descrizione dell’atto di creazione di Dio ci mostra un importante aspetto della natura di Dio: Dio opera per portare ordine nel caos. Dio ha preso ciò che era senza forma e vuoto e gli ha dato forma e sostanza. E non solo, ha dato alla sua creazione anche un’infinita bellezza mettendola a nostra disposizione e desiderando interagire con noi. Sebbene Dio sia distinto da ciò che ha creato, è anche intimamente coinvolto nella sua creazione.

Dio non ha semplicemente dato vita al mondo per poi voltarsi e lasciare tutto al caso. Lo stesso principio vale per la nostra vita, per la tua vita. Lo sapevi che Dio desidera riportare ordine e bellezza anche nel caos della tua vita? Anche se la nostra vita può a volte sembrare informe e vuota o se ci sembra di sprofondare nel caos, Dio desidera riempirla di significato, di bellezza e di importanza! In quale aspetto della tua vita potresti chiedere a Dio di fare ordine?

Un altro aspetto che risalta dal racconto della creazione è l’incredibile potere di Dio che vediamo all’opera. Dio parlò… e la creazione fu. Con la sua potente Parola ha creato il mondo e con la stessa Parola tiene insieme tutte le cose. Paolo, scrivendo ai Colossesi e parlando di Cristo afferma che “Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui” (Colossesi 1:17).

Se è Cristo a tenere insieme il nostro universo in tutta la sua complessità, come pensi di poter tenere insieme il tuo matrimonio senza di Lui? Se Gesù non è coinvolto nello sviluppare le tue amicizie, come puoi pensare di averne di buone? Ogni cosa: le tue finanze, le tue emozioni, le tue relazioni, la tua intera vita ripiomberebbe nel caos senza Gesù!

La potenza di Dio che ha creato ogni cosa dal nulla è a tua disposizione. Ricorda che anche per te vale ciò che Dio disse a Paolo: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” (2 Corinzi 12:9).

A immagine di Dio

Nel primo capitolo della Genesi troviamo dunque già una prima grande promessa: Dio desidera darci accesso a una relazione profonda ed intima con Lui. Vediamo l’aspetto relazionale di Dio quando creò Adamo ed Eva per avere comunione con loro. Li ha fatti a sua immagine e somiglianza per potersi relazionare con loro come non avrebbe potuto fare con nessun’altra parte della creazione. Ascoltiamo la conversazione che avvenne all’interno della Trinità:

Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza… Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.» (Genesi 1:26-27)

Avete notato come Dio parla di sé al plurale? Ancor prima di creare l’uomo, all’interno della trinità esisteva una profonda e intima relazione d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Dio è relazionale e quindi ha creato l’uomo come essere relazionale. Questo suo profondo desiderio deriva dal fatto che, come scrive l’Apostolo Giovanni, “Dio è amore” (1. Giovanni 4:8).

Dio ha desiderato condividere il perfetto amore che già esisteva all’interno della Trinità con noi come sue creature. La storia dell’amore redentore di Dio, che lo spinse a sacrificare suo Figlio Gesù Cristo per noi, non inizia solo con i primi capitoli della Genesi, ma ha origine nell’eternità prima dell’inizio del tempo. Dio aveva elaborato il suo piano di salvezza per l’uomo già “prima della creazione del mondo (Efesini 1:4).

Poco prima della sua crocifissione Gesù pregò dicendo:

Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. (Giovanni 17:24)

Ancora prima di iniziare con la creazione dei cieli e della terra Dio aveva scelto di sacrificare suo figlio per noi. Quando Dio ha dato vita all’universo e vi ha collocato l’uomo come sua principale creazione, è stato per realizzare il glorioso piano di redenzione che era stato concepito dal suo amore infinito nei secoli passati.

La caduta dell’uomo descritta in Genesi 3 non fu una sorpresa per Dio. Il sacrificio redentore di Cristo non fu un “piano B” a seguito del peccato. Ma, come afferma l’apostolo Pietro nella sua prima epistola, Cristo come agnello sacrificale era “già designato prima della creazione del mondo” (1 Pietro 1:18-21).

Per Dio non esisteva alternativa, non avrebbe mai potuto esprimere il suo amore per noi in modo soddisfacente se non arrivando al punto di sacrificare sé stesso. Solo se arriviamo a comprendere, almeno in minima parte, questa profonda verità potremo capire perché il mondo è stato creato o perché Cristo è morto.

Questo primo capitolo della Genesi ci rivela un Dio eterno, pieno di grazia e sovrano. È per sua volontà che ogni cosa è stata creata e ogni dettaglio di questo racconto sottolinea quanto Dio ami l’uomo che Lui stesso ha creato a sua immagine. L’uomo è stato creato libero. Solo lui, tra tutte le creature di Dio, ha il potere di scegliere il bene o il male.

Dio ci ha concesso un potere enorme: il potere di accettare l’amore e la misericordia di Dio, o il potere di rifiutarli e di rifiutare un posto nell’eternità al suo fianco. Dio desidera solo la fedeltà di uomini liberi, che lo amano più di ogni altra cosa da scegliere liberamente di volerlo servire. Ma attenzione, anche se l’uomo ha il potere di rifiutare le amorevoli intenzioni di Dio, non ha il potere di sfuggire al controllo sovrano di Dio sulla sua esistenza quotidiana e sul suo destino eterno. Non commettere questo fatale errore di valutazione!

La domanda iniziale era: perché Dio ha scelto di creare tutto ciò? Ora conosciamo la risposta: Dio ha creato il mondo perché la natura stessa del suo amore lo ha spinto a volerlo condividere con noi donandoci sé stesso. Per questo Dio ha creato ogni cosa: i cieli e la terra, la luce, i mari e le montagne, gli alberi e i fiori, gli uccelli, i pesci e tutti gli animali e, infine l’uomo stesso, l’oggetto di tutto il suo amore. Come rispondi tu, nella tua vita quotidiana, a questa immensa dimostrazione d’amore da parte di Dio? Amen.

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