Il cappotto nuovo: un regalo di Natale

15 Dicembre 2024

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Daniele Scarabel

Daniele Scarabel

Pastore

Quando ero bambino ricordo che in paese c’era un uomo che si era specializzato in una particolare attività: riparare vecchi ombrelli rotti. Ricordo che gli abbiamo portato alcuni ombrelli nei quali le stanghette erano rotte e rimanevo sempre sorpreso nel vedere quando tornavano come nuovi. Dio però non ci “ripara” soltanto, ma ci rinnova completamente.

Un po’ come nella storia che abbiamo appena visto, dove il cappotto vecchio e malridotto è stato sostituito con uno nuovo. Quel cappotto rappresenta la vita di ciascuno di noi quando ci sentiamo stanchi, persi o senza speranza.

Ma sapete una cosa meravigliosa? Dio non ci lascia così! E questa è proprio la meraviglia del Natale: Dio stesso è venuto a cambiare le cose! Oggi vedremo insieme come la storia del cappotto ci parla di ciò che Gesù fa per noi, di come Dio trasforma la nostra vita e ci dona un nuovo inizio, proprio come quel cappotto vecchio che diventa nuovo.

Nel libro del profeta Isaia troviamo le seguenti parole piene di speranza:

Io mi rallegrerò grandemente nel Signore, l’anima mia esulterà nel mio Dio; poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo si adorna di un diadema, come una sposa si adorna dei suoi gioielli. (Isaia 61:10)

Questo versetto ci parla di una trasformazione straordinaria, di come Dio ci toglie i nostri “stracci” e ci riveste di vesti nuove, piene di dignità e bellezza. Hai mai pensato che Dio possa fare nella tua vita qualcosa di simile, trasformandola in qualcosa di nuovo e meraviglioso?

La nostra vita senza Dio

Avete mai visto un cappotto vecchio? Magari uno con i buchi, il tessuto rovinato e i bottoni mancanti e che magari puzzava? Non tiene più caldo, e non serve molto, vero? La nostra vita, senza Dio, è un po’ come quel cappotto: piena di errori, tristezze e situazioni difficili.

A volte, cerchiamo di aggiustare le cose da soli, ma non ci riusciamo. Questa è una metafora per quello che succede quando il peccato ci allontana da Dio: sentiamo un freddo dentro, un vuoto che niente può riempire.

Immagina di avere un giocattolo rotto. Puoi provare a ripararlo con il nastro adesivo o con la colla, ma non sarà più lo stesso, giusto? A volte, solo chi lo ha creato può aggiustarlo davvero. Allo stesso modo, Dio ci ha creati e solo Lui può rinnovare la nostra vita.

O pensa a quando ti senti triste o non sai cosa fare in una determinata situazione. Chi ti aiuta in quei momenti? Per voi bambini è forse la mamma o il papà che vi prende in braccio e vi consola. Ma anche a noi adulti capita di aver bisogno di qualcuno che ci aiuta perché da soli non troviamo soluzioni. A chi ti rivolgi? Ci sono aree della tua vita in cui stai cercando di “aggiustare” le cose da solo senza chiedere aiuto a Dio?

Senza Dio, siamo come quel cappotto vecchio: incapaci di proteggere e privi di calore.

Il regalo di Gesù

A Natale, ricordiamo che Dio ha fatto un regalo incredibile: ha mandato suo Figlio Gesù sulla terra. Gesù è venuto per prendere la nostra vita “logora”, proprio come quel vecchio cappotto, e trasformarla in qualcosa di nuovo.

Immagina che il tuo giocattolo rotto venga portato in un negozio speciale, dove lo riparano e lo fanno sembrare nuovo di zecca, senza chiederti soldi. Questo è quello che Gesù fa con la nostra vita! Gesù ci dice: “Dallo a me, questo cappotto. Non devi pagare nulla, perché ho già pagato io!”. Sulla croce, Gesù ha preso su di sé i nostri errori.

E in più ci offre qualcosa di completamente nuovo, con le parole di Isaia: “vesti di salvezza” e un “manto di giustizia”. Questo significa che Lui ci perdona, ci rinnova e ci dà un senso e uno scopo nella vita. Non è questo il regalo più grande che possiamo ricevere?

Cari bambini, qual è il regalo di Natale più bello che avete mai ricevuto? Cosa fareste se qualcuno vi regalasse qualcosa di così speciale che trasforma tutta la vostra vita? E a noi tutti chiedo: cosa significa per te che Gesù ha “pagato il prezzo” per darti una nuova vita? Hai mai avuto difficoltà ad accettare il dono di Dio pensando di non meritarlo? Perché?

Gesù non solo ci perdona, ma ci rende nuovi, dandoci una nuova identità in Lui.

Indossare il nuovo cappotto

Il punto è che un cappotto, anche se bellissimo, non serve a niente se resta appeso nell’armadio. Per tenerci al caldo, dobbiamo indossarlo. O immagina di ricevere una bellissima bicicletta a Natale. Se la lasci sempre chiusa nel garage, non ti divertirai mai. Devi usarla!

Allo stesso modo, il regalo di Gesù deve essere accettato. Non basta sapere che Lui ci ama e vuole salvarci; dobbiamo scegliere di fidarci di Lui e vivere per Lui ogni giorno. Non basta sapere che Gesù è venuto per salvarci; dobbiamo decidere di affidargli la nostra vita.

Natale è un invito a indossare questo “cappotto nuovo”, a vivere una vita trasformata dall’amore e dalla grazia di Dio. Gesù ti sta offrendo un dono che cambia tutto. Non è solo un “miglioramento” della tua vita: è un cambiamento radicale, una nuova identità in Lui. Forse ti senti ancora avvolto dal tuo “vecchio cappotto”: le difficoltà, i dubbi, le colpe che ti pesano.

Ma Dio ti invita oggi a fare uno scambio: lascia andare ciò che è vecchio e indossa ciò che è nuovo. La promessa di Natale non è solo che Dio ci ama, ma che vuole fare qualcosa di straordinario nella tua vita, proprio ora. Paolo ci ricorda:

Se uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. (2 Corinzi 5:17)

Questo nuovo inizio è disponibile per te oggi. Non rimandare. Prenditi un momento per dire a Gesù: “Sì, voglio indossare il tuo cappotto nuovo. Voglio vivere una vita trasformata dal tuo amore.

Vorrei invitarti a chiudere gli occhi per un attimo. Pensa a cosa significa per te ricevere questo dono. Ci sono delle aree della tua vita dove senti il bisogno di cambiamento, di speranza, di calore? Chiedi a Dio di entrare in quelle aree, di trasformarle e di guidarti verso una vita nuova. Accetta il Suo dono e scoprirai la gioia, la pace e la pienezza di una vita trasformata.

La trasformazione non avviene se il regalo resta inutilizzato: dobbiamo accoglierlo e farlo nostro.

Amen

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