La lettura delle pagine della tua vita
Daniele Scarabel
Pastore
L’altra sera abbiamo rivisto il film romantico/drammatico “Le pagine della nostra vita”, basato su un romanzo di Nicholas Sparks. Il film inizia mostrando due persone anziane in una casa di riposo. L’uomo inizia leggendo alla donna la storia di due giovani che, nel periodo della Seconda guerra mondiale, si sono innamorati ma poi persi di vista. Nel film viene man mano mostrata la storia dei due, che alla fine si ritrovano e si sposano.
Man mano che l’uomo legge la storia si vede come la donna è sempre più commossa, fino a quando, a un certo punto, si rende conto che quella è in realtà la storia della loro vita. A quel punto le si illuminano gli occhi e si ricorda che l’uomo che le sta di fronte è in realtà il suo amato marito. Così si abbracciano e iniziano a ballare pieni di gioia.
Finché improvvisamente tornano i sintomi dell’Alzheimer, lei ridimentica tutto e si arrabbia con quell’uomo sconosciuto che invade la sua privacy. Tutto l’amore che era riaffiorato ascoltando la storia svanisce in un istante. Il film trasmette molto il grande amore che spinge l’uomo a tentare giorno dopo giorno a far tornare la memoria alla moglie. Quando il medico gli dice che l’Alzheimer è irreversibile lui risponde: “Io leggo e affiorano i ricordi!”.
Il film è molto bello, ma oltre ad essere bello mi ha ricordato l’amore e la pazienza che Dio ha con me nel continuare a riportarmi a sé, anche quando io cado in una sorta di “Alzheimer spirituale” e dimentico tutto ciò che Dio ha fatto per me, quanto Lui mi ama e quanto io lo amo. Mi commuove sempre di nuovo quando mi rendo conto quanta dedizione Dio ci mette nel tenermi stretto a sé.
Ma cosa c’entra questa storia con il brano di oggi? Vedo in queste ultime raccomandazioni dell’Apostolo Paolo ai Tessalonicesi la descrizione di vari modi che Dio utilizza per leggerci regolarmente dalle “pagine della nostra vita”, per riportarci a sé e per aiutarci a ricordare il suo amore e per ravvivare il nostro amore per Lui.
La lettura dal pulpito
Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. (1 Tessalonicesi 5:12-13a)
Il primo tipo di lettura che Dio ci propone delle “pagine della nostra vita” avviene dal pulpito. In sostanza, in questi versetti Paolo ci chiede di rispettare e amare i responsabili della chiesa, di riconoscere l’autorità di coloro che si impegnano per il loro bene, che hanno una responsabilità spirituale per la chiesa e che hanno il compito di istruire la chiesa.
Qui non si tratta in primo luogo di un’esortazione alla sottomissione alla guida della chiesa, ma di un invito a riconoscere che Dio ha sovranamente progettato la chiesa in modo che abbia una guida con un compito ben preciso, come Paolo scrive agli Efesini:
Per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo. (Efesini 4:11)
Dio ha scelto di parlarci, di leggerci dalle “pagine della nostra vita”, ovvero dalla Parola di Dio che contiene la storia di Dio con l’umanità e quindi anche con ognuno di noi, utilizzando anche la predicazione e l’insegnamento che riceviamo in chiesa. Per questo ogni credente ha bisogno di una chiesa, ha bisogno di frequentare regolarmente il culto, sia per lodare e adorare Dio insieme ali fratelli, ma anche per ascoltare ciò che Dio ha da dirgli.
Ogni volta che mi capita di partecipare a un culto, senza dover io stesso predicare, è per me un grande privilegio e ne approfitto sempre molto. Anche se non sono ogni volta ugualmente entusiasta delle prediche che ascolto, Dio mi parla e mi attira nuovamente più vicino a sé. Come vivi tu il culto? Permetti a Dio di leggerti dalle “pagine della tua vita”, di parlarti con la Sua Parola per mezzo delle persone alla quali ha concesso l’autorità di farlo?
Se vediamo il culto e, in generale, l’insegnamento e la guida che riceviamo nella chiesa come un mezzo che Dio utilizza per aiutarci a ricordare il suo amore e per ravvivare il nostro amore per Lui, allora capiremo meglio l’importanza dell’avere riguardo e di amare i responsabili della chiesa “a motivo della loro opera”, quindi non perché ci stanno simpatici o perché ci piace il loro modo di predicare, bensì a motivo del ministero che Dio stesso ha affidato loro.
Sei consapevole dell’importanza di rispettare e di amare le persone che sono responsabili per la tua istruzione nel Signore all’interno della chiesa? Prega per loro, affinché Dio abbia pazienza con loro, conceda loro salute fisica, saggezza, sobrietà, coraggio e chiarezza. Prega affinché Dio possa utilizzarli nonostante le loro debolezze e le loro mancanze, che Dio possa servirsi di loro per edificare la chiesa e di conseguenza anche te.
La lettura comunitaria
Vivete in pace tra di voi. Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti. Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti. (1 Tessalonicesi 5:13a-18)
Il fatto che Dio abbia dato ad alcune persone una responsabilità particolare e specifica per l’istruzione della chiesa non significa che ognuno di noi non abbia anche delle responsabilità. Per questo Paolo ci esorta a vivere in pace tra di noi, ovvero ad avere rispetto reciproco per il bene e la crescita della chiesa. Questa è la responsabilità di ogni singolo credente.
Già Re Davide scrisse nel Salmo 133: “Ecco quant’ è buono e quant’ è piacevole che i fratelli vivano insieme!” (Salmo 133:1). Sappiamo però che stare assieme ai fratelli non è sempre ugualmente piacevole, anzi a volte può essere molto sfidante. A volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricordi cosa significhi vivere con Dio, che ci aiuti a non dare peso alle parole del diavolo che cerca di scoraggiarci e che ci aiuti a rialzarci quando non ne abbiamo le forze.
Quindi, per tornare all’esempio del film, Paolo ci invita a leggerci gli uni gli altri dalle “pagine della nostra vita”. Il primo esempio citato da Paolo consiste nell’“ammonire i disordinati”. Il termine utilizzato da Paolo descrive un soldato che esce dai ranghi e qui descrive un cristiano che è indisciplinato nel praticare la volontà di Dio nella sua vita. È compito dei fratelli aiutare con fermezza il credente “insubordinato” a riprendere la sua corretta posizione davanti a Dio.
Poi dovremmo “confortare gli scoraggiati”. C’è chi è scoraggiato nelle sue relazioni o sul posto di lavoro, chi ha paura di essere ferito, chi non ha il coraggio di riconciliarsi con la propria famiglia, chi ha paura del confronto, del futuro… L’idea di Paolo è che tra credenti ci si accompagni nelle difficoltà, ci si prenda del tempo gli uni per gli altri e si offra il proprio sostegno.
Paolo ci invita anche a “sostenere i deboli” e a “essere pazienti con tutti”. C’è chi ha un debole per l’alcol, chi per la pornografia, chi per acquisti sfrenati, chi per i pettegolezzi… Se vedi un punto debole nel fratello, incoraggialo a chiamarti quando si sente debole. Offrigli il tuo sostegno oppure chiedigli il permesso di chiamarlo regolarmente per sapere come sta andando. Il tutto naturalmente con molta pazienza, sapendo quanta anche Dio ne deve avere con noi.
Infine, al versetto 15 Paolo ci dice: “Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti”. Non possiamo aspettarci che tutti siano già giunti là dove Dio vorrebbe che siano, nessuno di noi è già arrivato. Come reagisci quando qualcuno ti provoca o se subisci un torto da parte di un fratello? Paolo non solo ci esorta a non reagire alla provocazione, bensì a cercare il bene gli uni degli altri. Quindi anche di coloro che non ci hanno fatto un torto. Lascia che sia Dio a renderti giustizia!
L’eternità è troppo lunga e la vita troppo breve per perseverare nella modalità vendetta. Sii più saggio e chiedi al Signore la forza per fare un passo indietro, perché questo aiuterà anche l’altro a riflettere sulle proprie azioni.
Permetti anche ai fratelli di leggerti dalle “pagine della tua vita”, di aiutarti a ritrovare la buona strada, di riprendere coraggio e di sostenerti quando sei debole? Questa è la lettura delle “pagine della nostra vita” che possiamo fare gli uni per gli altri, come fratelli, come chiesa. Ne riconosci l’importanza e riconosci che Dio vorrebbe usarti per far riaffiorare i ricordi nel cuore di altre persone all’interno della chiesa?
La lettura dello Spirito Santo
Abbiate sempre gioia; non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito. Non disprezzate le profezie; ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; astenetevi da ogni specie di male. (1 Tessalonicesi 5:16-22)
Naturalmente, oltre a parlarci tramite la predicazione dal pulpito e attraverso la chiesa, Dio ci legge dalle “pagine della nostra vita” anche direttamente per mezzo dello Spirito Santo. Infatti, tutte le esortazioni di Paolo a partire dal versetto 16 sono da leggere sotto questo aspetto, come il risultato di ciò che Dio opera in noi tramite lo Spirito Santo.
Con l’esortazione “abbiate sempre gioia” Paolo ci sta invitando a gioire perché ora viviamo alla presenza del Signore che riversa giornalmente su di noi la sua grazia. Non ci sta chiedendo di fingere una gioia che non abbiamo, bensì di riconoscere la gioia di vivere che abbiamo a motivo di ciò che Cristo ha fatto per noi. Ci invita a riconoscere che la sua morte e la sua risurrezione ci hanno permesso di essere liberati dal peso del peccato, di confidare in Lui e di ricevere la Sua pace che supera ogni intelligenza (Fil. 4:7).
O prendiamo i prossimi pensieri di Paolo: “non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie…” e “non spegnete lo Spirito”. Anche questi sono inviti ad essere sensibili per come Dio ci vuole trasformare tramite il suo Spirito, per come vuole portare frutto nella vostra vita. Paolo ci invita a curare un’attitudine di preghiera permanente, che consiste nel vivere aspettandoci tutto da Dio e sapendo che per tutto ciò che abbiamo nella nostra vita possiamo solo ringraziare Dio. Sii aperto e attento per l’agire dello Spirito Santo nella tua vita.
Paolo conclude dicendo: “non disprezzate le profezie”, ovvero ascoltate quando Dio vi parla profeticamente attraverso una persona che vi confronta o esorta con la Parola di Dio. E dopo aver ascoltato “esaminate ogni cosa e ritenete il bene; astenetevi da ogni specie di male”. È responsabilità di ogni singolo credente valutare, alla luce della Parola di Dio, se quanto ha ricevuto viene da Dio oppure no. Se viene da Dio, allora cerca di capire come mettere in pratica quella parola, se non viene da Dio, allora allontanati da essa e rifiutala!
Conclusione
Come abbiamo visto oggi, Dio desidera leggerci sempre di nuovi e in vari modi dalle “pagine della nostra vita”, ovvero desidera ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando. Questa lettura costante e ripetuta è necessaria perché tendiamo a ricadere sempre di nuovo nei nostri vecchi schemi comportamentali.
Come succedeva alla donna nel film, anche noi siamo spesso affetti da una forma di “Alzheimer spirituale” e tendiamo a dimenticare ciò che Dio ha fatto per noi, con quanto amore si è impegnato per conquistarci e quanto noi lo abbiamo amato con tutto il cuore quando abbiamo deciso di seguirlo con tutta la nostra vita.
È proprio questo che vorrei trasmettervi oggi. Tutte le esortazioni di Paolo hanno valore solo perché non fanno appello alla nostra capacità di metterle in pratica, bensì alla fedeltà di Dio, al suo profondo amore e alla sua infinita pazienza, che lo spinge a rileggerci sempre di nuovo dalle “pagine della nostra vita” per riconquistarci e per portarci sempre più vicino al suo cuore.
Quale delle tre “letture” che ho presentato oggi ti ha toccato maggiormente? La “lettura dal pulpito”, la “lettura comunitaria” oppure la “lettura dello Spirito Santo”? In quale di queste tre letture vedi più potenziale per la tua vita affinché il tuo amore e la tua dedizione per Dio possano crescere ed essere ulteriormente rafforzati?
Dio oggi ti sta dicendo: “Io leggo e affiorano i ricordi!”. Che ricordi sono affiorati oggi? Ringrazia il Signore per questi ricordi che rafforzano il tuo rapporto con Lui!
Amen