Quanta fede serve per guarire?

16 Ottobre 2022

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Daniele Scarabel

Daniele Scarabel

Pastore

Se guardi alla tua vita, diresti di avere abbastanza fede? Probabilmente a questa domanda mi risponderesti che dipende da cosa intendo con fede e che dipende dal contesto. E avresti pienamente ragione! Il Nuovo Testamento e Bibbia in generale parlano molto di fede, ma in 1 Corinzi 12 troviamo anche un esplicito riferimento al dono di fede. Un dono che è anche strettamente legato alla guarigione. Così leggiamo in 1 Corinzi 12 ciò che lo Spirito Santo dona:

a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; (1 Corinzi 12:9)

Per definire la natura di questi doni è buono se chiariamo subito di quale fede si tratta.

Il dono di fede

In generale possiamo dire che esistono tre tipi di fede. Il primo è la fede salvifica, ovvero la fede per mezzo della quale siamo giustificati e della quale Paolo scrive:

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. (Efesini 2:8)

Questa è la fede che la Bibbia descrive come la fiducia nel fatto che l’opera compiuta da Gesù alla croce ci porta la salvezza eterna. Ogni cristiano ha questo tipo di fede che è iniziata al momento della sua conversione. Permettimi di chiederti: hai già questo tipo di fede? Se non ce l’hai, che cosa ti impedisce di fidarti pienamente di Gesù per la tua salvezza?

Oltre alla fede salvifica, siamo però anche chiamati ad esercitare ogni giorno fede in Dio. Questa è la fede che ci spinge a credere che Dio farà in noi e mediante la nostra vita tutto quello che egli ha promesso di fare. Ogni credente possiede questo tipo di fede, anche se alcuni giorni siamo più fiduciosi della bontà e della grandezza di Dio, mentre altri lo siamo di meno. È la fede di cui si parla in Ebrei 11:

Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. (Ebrei 11:1)

Questa fede può variare molto in intensità, perciò permettimi di chiederti: come sta la tua fede al momento? Cosa potresti fare per riscoprire più intensamente la tua fede in Dio? O c’è qualcosa che turba attualmente la tua fede in Dio e che magari dovresti affrontare?

Oltre a questi due tipi di fede ne esiste però un terzo, ed è proprio quello che Paolo chiama il “dono di fede”. Credo che un esempio sia la fede di cui parla Gesù dicendo:

Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gèttati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete. (Marco 11:22-24)

Questo tipo di fede, essendo un dono dello Spirito, non è dato a tutti, ma tutti noi potremmo potenzialmente sperimentarla. Questa fede è la capacità, che solo Dio può dare, di credere con assoluta fermezza che Dio farà una determinata cosa che è umanamente impossibile credere. È la fede che ci spinge a confidare in Dio per una determinata benedizione o un miracolo che non sono generalmente promessi nella Bibbia ad ogni credente.

È quel tipo di fede che ci porta ad esprimerci come Gesù, è la fede che muove montagne. In quale circostanza credi che potrebbe essere utile questo tipo di fede? Ti è già capitato di pregare con ferma convinzione per qualcosa che ad altri sembrava impossibile e hai sperimentato come Dio rispondeva alla tua preghiera?

La fede e la guarigione

Credo che non sia un caso che nella lista di Paolo, subito dopo il dono di fede arrivino i “doni di guarigione”. Sì, hai capito bene: doni di guarigione, al plurale. È, infatti, proprio un dato interessante che non si parli di dono di guarigione al singolare, ma di doni di guarigione. Ma su questo aspetto ci troneremo tra poco.

Quando nel Nuovo Testamento troviamo esempi di guarigione, vediamo che spesso questi casi sono legati alla fede, sia alla fede della persona stessa, sia alla fede di altre persone, come un amico o un famigliare. È vero che, quando Gesù guariva, a volte la fede sembra non giocare alcun ruolo e vediamo Gesù agire solo sulla base della sua sovrana volontà, ma la maggior parte delle volte lo vediamo guarire le persone sulla base della fede dimostrata da qualcuno.

Leggiamo ad esempio una frase di Gesù del tipo: “Va’, la tua fede ti ha guarito”. Ma di che tipo di fede si tratta? È una fede che possono avere tutti oppure è una fede speciale che hanno solo alcuni? Personalmente credo che anche qui ci siano diversi tipi di fede da considerare. Alla base di tutto c’è la fede nella sovranità di Dio e che Dio è l’unica fonte di benedizione, la sola e unica speranza, come possiamo leggere nel Salmo 33:

Ecco, l’occhio del SIGNORE è su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benevolenza, per liberarli dalla morte e conservarli in vita in tempo di fame.  Noi aspettiamo il SIGNORE; egli è il nostro aiuto e il nostro scudo. In lui, certo, si rallegrerà il nostro cuore, perché abbiamo confidato nel suo santo nome. La tua benevolenza, o SIGNORE, sia sopra di noi, poiché abbiamo sperato in te. (Salmo 33:18-22)

Questo Salmo sottolinea l’importanza del confidare in Dio. Ma perché la fede è così importante? Perché la fede glorifica Dio. È la fede che ci spinge a non guardare a noi stessi, alle nostre risorse o le nostre capacità, ma a quelle di Dio. È la fede che ci spinge a confidare nel potere di Dio.

Credi anche tu che Dio sia in grado di guarire e che Dio desideri guarire? Hai la ferma convinzione che Dio, a motivo della sua natura, ami guarire, sanare, rialzare e non distruggere o infliggere dolore? Le persone andavano da Gesù per essere guarite perché sapevano che in Lui avrebbero trovato un cuore compassionevole, qualcuno che avrebbe compreso le loro frustrazioni, i loro dolori e la confusione che regnava nella loro vita.

Lo credi anche tu per te stesso? Io spero che tutti noi crediamo che sia vero che Dio abbia il potere di guarire e che desideri dal profondo del suo essere vederci sani e integri. Ma credi anche che Dio voglia farlo veramente? È ben possibile credere che Dio possa guarire e ami guarire, ma allo stesso tempo non credere che Dio voglia farlo anche oggi.

Io sono convinto che Dio possa e voglia guarire anche oggi. Per questo non smetto di pregare per i malati o di imporre le mani a chi lo desidera, pur essendo consapevole che la scelta finale se guarire o meno in una determinata circostanza spetta sempre e solo a Dio. E fin qui credo che possiamo arrivarci noi tutti, anzi me lo auguro davvero che, come chiesa, non smettiamo mai di pregare per i malati e che continuiamo a credere nella guarigione.

I doni di guarigioni

Oltre a questo tipo di fede generale nel fatto che Dio può e vuole guarire anche oggi, c’è un’altra fede specifica che è Dio stesso a donare. Si tratta della ferma convinzione che Dio voglia guarire proprio in questo momento una determinata malattia. È forse proprio a questo dono di fede che porta alla guarigione che si riferiva Giacomo nella sua lettera:

La preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà. (Giacomo 5:15)

Io credo che possiamo pregare in questo modo solo quando siamo spinti dalla profonda convinzione, che ci dà lo Spirito Santo, che Dio intende guarire la persona per la quale stiamo pregando. Questa preghiera della fede è più che solo la semplice convinzione che Dio sia in grado di guarire, è una preghiera fatta con la profonda convinzione che Dio, in una determinata situazione voglia guarire quella persona proprio in quel momento.

Questa fede nel fatto che Dio sta per compiere un miracolo di guarigione proprio nel momento in cui stiamo pregando non è qualcosa che possiamo produrre da noi stessi, ma è un dono di Dio. E credo che questo sia anche il motivo per cui Paolo parla di “doni di guarigione” al plurale. E l’utilizzo del plurale potrebbe avere diverse spiegazioni.

La prima è che questo probabilmente indica che non esiste il solo “dono di guarigione”, che permette alla persona che lo ha ricevuto di pregare sempre e ovunque per la guarigione di tutte le malattie. Io credo piuttosto che l’utilizzo del plurale stia ad indicare che ogni singolo episodio di guarigione sia da ritenere un dono dato da Dio in quella specifica occasione.

Se Dio mi dona la ferma convinzione di pregare per qualcuno afflitto da una particolare malattia e quella persona poi guarisce, non significa che la prossima volta che io prego per la stessa malattia il miracolo debba per forza ripetersi. Basta guardare l’esempio di Paolo. Grazie alle sue preghiere sono guarite molte persone, eppure lui stesso, ma anche vari dei suoi collaboratori come Epafrodito (Fl. 2:25-30), Timoteo (1 Ti. 5:23) o Trofimo (2 Ti. 4:20) hanno sofferto a lungo a causa delle loro infermità e non sono guariti immediatamente, sebbene io sia convinto che Paolo abbia pregato e imposto loro le mani chiedendo guarigione più volte.

Il plurale potrebbe anche indicare che una persona può avere il dono di guarire molte persone ma non tutte, o forse anche solo malattie specifiche. Questo perché la guarigione è sempre un dono sottoposto alla volontà di Dio e non alla volontà umana di chi prega. Ma questo non significa che tu non debba pregare per i malati! Anche se tu pensi di non avere nessun “dono di guarigione”, Dio potrebbe concedertelo proprio in quel determinato momento nel quale stai pregando. E questo anche se finora le tue preghiere per guarigione non hanno ricevuto risposta e anche se le tue future richieste resteranno inesaudite.

Si tratta appunto di “doni di guarigione” che Dio distribuisce occasionalmente, come e quando Lui lo desidera, sulla base dei suoi sovrani propositi. Escludendo Gesù, nessuno era in grado di guarire come e quando lo desiderava, nemmeno Paolo. Dio guarisce sempre e solo perché è misericordioso e per questo non la possiamo vedere come un nostro diritto.

La salute è una benedizione di Dio

C’è però una bella differenza tra il non vedere la guarigione come un nostro diritto e il credere che Dio non voglia vederci guariti e sani! Dio ci ha creati con corpo, anima e spirito e non c’è alcuna ragione per valorizzare anima e spirito più del nostro corpo:

Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. (1 Corinzi 6:19)

Anche se Dio stesso è spirito, ha deciso di crearci a sua immagine dandoci dei corpi. Proprio per questo motivo Gesù guarì così spesso imponendo le mani sui malati. Anche se a volte Gesù guarì solo con la sua parola, molto spesso lo fece toccando le persone. In Luca 4:40 leggiamo addirittura che Gesù guarì tutti i malati che gli portavano “imponendo le mani a ciascuno”.

La guarigione e la salute devono sempre essere visti come una benedizione di Dio. Da nessuna parte nella Bibbia Dio promette malattia o infermità ai suoi figli ubbidienti. È vero che può usare la malattia per disciplinarci o correggerci, ma la malattia non è mai descritta come una cosa buona. La malattia non è qualcosa che, come cristiani, dovremmo semplicemente accettare perché “fa parte della croce che ognuno deve portare”. La malattia e le infermità non glorificano Dio, ma possiamo glorificare Dio mantenendo una fede incrollabile e un amore per Dio nonostante le malattie e le infermità.

Non riusciremo mai a capire perché certe persone vengono guarite subito e miracolosamente, mentre altre no. Questa non dovrebbe però essere una scusa per disubbidire a Dio quando ci chiede di pregate per i malati. Per questo sono convinto che dovremmo continuare a pregare per un malato finché Dio non ci fa chiaramente capire il contrario o finché la persona non muore.

Sei pronto a lasciare agire Dio nella tua vita anche se le sue vie sono misteriose? Non abbatterti se Dio apparentemente non risponde alle tue preghiere di guarigione. Tu devi essere obbediente e pregare per i malati, se saranno guariti o meno, dipende da Dio. Pregare con fede per una guarigione non significa essere presuntuosi. Lo sarebbe se fossimo convinti che Dio voglia guarire sempre e ogni volta che noi glielo chiediamo!

Continua a pregare con fede e con umiltà, perché abbiamo un Dio misericordioso al quale piace donare ciò che noi non meritiamo. Dio ha sempre guarito le persone perché le amava e provava compassione per loro. E Dio è sempre lo stesso anche oggi!

Amen

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