Domenica scorsa abbiamo visto che la giustizia di Dio non viene dalle opere e che la gloria di Dio viene riacquistata in Cristo. Ora in questi versetti vediamo una transizione sotto forma di domanda. ROMANI 3:27-31 27 Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale...
In questo sermone, scopriamo come la giustificazione non dipenda dalle nostre opere, ma dall’opera perfetta di Cristo sulla croce. La gloria che il peccato ci ha tolto è stata restaurata in Cristo, e in Lui siamo dichiarati giusti davanti a Dio.
In Romani 3:9-20, Paolo ci mostra una verità sconvolgente: il peccato non è solo ciò che facciamo, ma chi siamo. Non siamo semplicemente persone che commettono errori occasionali, ma siamo sotto il dominio del peccato, incapaci di salvarci da soli.
La Legge di Dio ci mostra questa realtà come uno specchio, rivelando la nostra condizione senza però poterci giustificare. Ma c’è una speranza: Cristo ha spezzato le catene del peccato e, attraverso lo Spirito Santo, possiamo vivere nella libertà.
Se la porta della prigione è stata aperta, sarai tu a uscire verso la vera libertà?