Perché Dio dovrebbe amare uno come me?

Dio ci ha amati quando eravamo al nostro peggio — deboli, peccatori, nemici. E se ci ha amati allora, quanto più oggi che siamo Suoi figli?
Un messaggio di speranza e riconciliazione per chi si sente indegno. La croce è la risposta che non cambia mai.

Perché Dio dovrebbe amare uno come me?

Dio ci ha amati quando eravamo al nostro peggio — deboli, peccatori, nemici. E se ci ha amati allora, quanto più oggi che siamo Suoi figli?
Un messaggio di speranza e riconciliazione per chi si sente indegno. La croce è la risposta che non cambia mai.

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La gioia che ci sfida

La gioia che ci sfida

Nella lettera ai Romani, Paolo inizia il discorso con la presentazione della completa peccaminosità di noi uomini davanti a Dio. Poi mostra il modo per mettersi a posto con Dio, cioè solo attraverso la fede nel suo Figlio Gesù Cristo. E ora, nel quinto capitolo, Paolo...

Sorgi e risplendi

Sorgi e risplendi

Il culto di Pasqua 2025 ci ha guidati in Isaia 60:1-3, dove risuona l’invito di Dio al suo popolo: “Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta!”. Partendo da immagini di oscurità e smarrimento, il messaggio ha mostrato come la luce della risurrezione di Cristo trasforma, guida e chiama ogni credente a una risposta personale. Non basta riconoscere la luce: siamo chiamati a camminarci dentro.

Avere fede come Abramo

Avere fede come Abramo

Una fede che spera contro speranza, crede nella Parola di Dio e si appoggia sulla Sua potenza. Dio giustifica anche noi, oggi, se crediamo in Gesù risorto.

La fede che conta davvero

La fede che conta davvero

Che tipo di fede ci rende giusti davanti a Dio? Nel suo insegnamento su Abramo, Paolo ci ricorda che la vera fede non si basa su riti religiosi, non dipende dalla legge, ma si affida al Dio che mantiene le sue promesse e rende possibile l’impossibile.

Abramo: giustificato per fede

Abramo: giustificato per fede

Come possiamo avvicinarci a un Dio santo? Oggi tratteremo il capitolo 4 dai versetti 1 a 8 della lettera ai Romani. Però prima di parlare di questi versetti farò una introduzione abbastanza lunga per contestualizzare il tema della giustificazione per mezzo della fede...

La legge della fede annulla ogni vanto

La legge della fede annulla ogni vanto

Domenica scorsa abbiamo visto che la giustizia di Dio non viene dalle opere e che la gloria di Dio viene riacquistata in Cristo. Ora in questi versetti vediamo una transizione sotto forma di domanda. ROMANI 3:27-31 27 Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale...

Dal peccato alla gloria

Dal peccato alla gloria

In questo sermone, scopriamo come la giustificazione non dipenda dalle nostre opere, ma dall’opera perfetta di Cristo sulla croce. La gloria che il peccato ci ha tolto è stata restaurata in Cristo, e in Lui siamo dichiarati giusti davanti a Dio.

Quando il peccato è il tuo padrone

Quando il peccato è il tuo padrone

In Romani 3:9-20, Paolo ci mostra una verità sconvolgente: il peccato non è solo ciò che facciamo, ma chi siamo. Non siamo semplicemente persone che commettono errori occasionali, ma siamo sotto il dominio del peccato, incapaci di salvarci da soli.
La Legge di Dio ci mostra questa realtà come uno specchio, rivelando la nostra condizione senza però poterci giustificare. Ma c’è una speranza: Cristo ha spezzato le catene del peccato e, attraverso lo Spirito Santo, possiamo vivere nella libertà.
Se la porta della prigione è stata aperta, sarai tu a uscire verso la vera libertà?

La fedeltà di Dio non cambia, anche quando noi cambiamo

La fedeltà di Dio non cambia, anche quando noi cambiamo

Nel sermone di oggi abbiamo riflettuto sulla fedeltà incrollabile di Dio, anche di fronte all’infedeltà dell’uomo. Paolo, rispondendo alle obiezioni dei giudei, ha mostrato che il privilegio di avere la Parola di Dio non basta se non viene vissuto con fede. Inoltre, ha ribadito che la grazia divina non è un pretesto per il peccato, ma una chiamata alla trasformazione. Dio rimane fedele alle Sue promesse, ma la nostra risposta è fondamentale.